Di Nicola Montisci
Comincia oggi la nostra rubrica delle 9 domande a… una rubrica per conoscere meglio i protagonisti del futsal in Sardegna.
FILIPPO CHIGHINI
Data di nascita: 02/11/2003
Ruolo: Laterale
Squadre: Leonardo calcio a 5 / futsal Alghero
Filippo, come hai cominciato col futsal?
Mi sono appassionato del futsal 5 anni fa, ho iniziato a giocare nella Leonardo, società a cui devo tanto. Nel corso degli anni ho incontrato compagni che ho sempre reputato fratelli, come se fossimo tutti una famiglia. Prima di prendere la decisione di passare da calcio a 11 al futsal, guardavo spesso i video dei grandi di questo sport e mi hanno sempre impressionato, poi nel corso di un’estate, appena terminata la stagione a calcio a 11 ho deciso di provare questa nuovo sport.
Cosa ami di questo sport?
La cosa che amo di più del futsal, sono i vari ritmi che ci sono durante una partita, molte volte anche guardando una partita vedi quanto durano e quanto sono veloci le azioni.
Come interpreti il tuo ruolo?
Il mio ruolo cerco di interpretarlo dando il massimo di me stesso sia in fase difensiva che in fase offensiva. In fase difensiva sono un giocatore che cerca di pressare gli avversari con il 101% della mia forza, cercando di recuperare più palloni per ripartire più possibile. In fase offensiva, a me piace cercare di fare 1vs1 contro l’uomo sopratutto in fascia e cercare il centro per trovare il tiro.
Ricordi la partita più bella?
La partita più bella è importante che ho sentito di più è stata la finale di coppa Italia con l’under 21 Leonardo contro Fenicia, dove è stato il mio primo anno di futsal e mi ero trovato a una finale di Coppa Italia.
Cosa chiedi al tuo mister? E ai compagni?
Da un allenatore chiedo più insegnamenti possibili, per cercare anno dopo anno di diventare un giocatore che gioca in categoria alte. Dai compagni chiedo di essere sempre felici, per rendere questo sport ancora più bello di quanto è.
Come gestisci i momenti difficili?
Non sono tanto bravo a gestire i momenti difficili, forse è uno dei difetti che ancora oggi non so controllare, però molte volte cerco di non pensarci e far passare da momenti difficili a prove da superare.
Come ti carichi prima di ogni gara?
Di solito ascolto la musica reggaeton.
Un gesto scaramantico?
Di solito faccio sempre un segno della croce prima di toccare piede in campo.
Cos’è la felicità per te?
La felicità nella vita per me è tanto, è vedere i miei genitori e mio fratello sempre felici e sempre vicini a me. Invece nel calcio la felicità è quando raggiungo ogni obbiettivo da me prefissato.