C’è un modo per fare beneficenza mentre si gioca a calcio, anzi, di giocare proprio per beneficenza, senza essere uno della nazionale cantanti o un professionista della serie A. Anche se in realtà si gioca in uno stadio vero di serie A (meglio: di Premier League!) con il completino della squadra corrispondente, l’arbitro, lo speaker dello stadio, le telecamere ed il man of the match.
Fantacalcio? No, realtà.Si chiama Football Aid ed è un marchio inglese, nato nel 2000 per raccogliere fondi a scopo benefico.
Vuoi giocare una gara ad Anfield con la mitica casacca dei Reds? L’unica cosa che devi fare è partecipare all’asta per la tua presenza in campo. Puoi scegliere in che ruolo giocare e se fare tutta la gara o metà. Se vinci l’asta (tra i 400 ed i 2000 euro, dipende dal blasone del club scelto: indossare la maglia dell’Arsenal costa più che quella del Blackburn), scendi in campo. Ed i tuoi soldi (al netto di quelli necessari ad organizzare il tutto) vanno alla ricerca sul diabete e sul miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi che convivono con questa malattia.
Questa è la formula (magica) creata da Football Aid per coniugare la generosità col sogno di migliaia di appassionati: almeno per un giorno indossare la casacca dei propri idoli e giocare nel loro stadio.
Grazie all’interessamento della Mediterranea, quest’anno un piccolo contributo è arrivato anche dall’ambiente del calcio a 5 sardo. L’associazione inglese ha infatti ricevuto un assegno di poco più di 500 euro, donati a titolo personale da diversi presidenti e dirigenti, primo fra tutti il responsabile per il calcio a 5 in Sardegna Alberto Carta.
In cambio, chi ha contribuito all’iniziativa ha ricevuto una maglia speciale della Mediterranea, utilizzata dalla squadra unicamente per la gara di campionato precedente al Natale, ovviamente con il brand Football Aid.
La squadra del capitano Gian Marco Serra, che già tre volte ha personalmente calcato i prati inglesi con Football Aid, ha deciso inoltre di veicolare il logo dell’associazione inglese anche sulle maglie “abituali”, col fine di sensibilizzare i calcettisti sardi sull’argomento.
Il recentissimo approdo di Football Aid in Italia (al momento è possibile giocare solo a Marassi, con le casacche di Genoa o Sampdoria), rende l’esperienza ancora più facile da vivere.
Visita il sito di Football Aid (http://www.footballaid.com/it).