Giro di commenti e prime impressioni sul lavoro delle quattro rappreentative di calcio a 5 con i vari mister
Mancano poco meno di due mesi all’edizione numero cinquantacinque del Torneo delle Regioni, che si svolgerà dal 20 al 26 marzo in Valle d’Aosta e, a differenza degli anni passati, sarà interamente dedicato al calcio a 5. È su questa scadenza che si sta concentrando l’attività delle rappresentative regionali sarde del futsal, coordinate dal responsabile Davide Marfella, con raduni nelle varie zone della Sardegna e verifiche per definire le squadre che prenderanno parte alla manifestazione. I tecnici federali, indicati da Marfella, sono Diego Podda per la categoria Giovanissimi, Mario Desole per la selezione femminile, Mario Mura per quella maschile e Tony Petruso per la categoria Allievi: ecco come valutano la preparazione delle rispettive rappresentative in vista dell’evento di fine marzo.
– Come si può definire il bilancio della prima parte di raduni?
Diego Podda – Positivo, nel senso che è stata una prima parte conoscitiva, stiamo cercando di vedere il maggior numero di ragazzi per poter fare le giuste scelte. Avendo rinnovato totalmente il gruppo dell’anno scorso erano tanti i ragazzi che dovevamo scoprire, abbiamo visto tanti bravi ragazzi a testimonianza del fatto che il movimento stia crescendo soprattutto per quanto riguarda le categorie più basse, sono aumentate le squadre partecipanti e la disponibilità nei confronti del calcio a 5 anche da parte di chi faceva solamente calcio a 11.
Mario Desole – Durante la prima parte abbiamo fatto i primi tre raduni, che sono serviti esclusivamente per conoscere un po’ tutte le ragazze che potrebbero formare le annate che faranno parte della rappresentativa. Abbiamo fatto tre raduni in tre differenti zone della Sardegna e quindi la prima parte è stata solo di divisione, quindi fatta di partitelle per vedere il grado di preparazione delle ragazze. Nell’ultimo raduno, svolto lunedì 18 gennaio, ho portato diciotto ragazze e abbiamo cominciato a fare qualche prima valutazione un po’ più approfondita, con degli allenamenti specifici e non più di semplice selezione.
Mario Mura – A oggi abbiamo fatto tre raduni e stiamo ancora vedendo diversi giocatori che provengono anche dal campionato di Serie C2, rispetto all’anno scorso avremo una squadra praticamente quasi nuova e il tempo a disposizione è poco, perché a fine marzo inizia il Torneo delle Regioni. Da febbraio comincerò a restringere la rosa ma sarò sempre attento a quanto potrà offrire di nuovo il campionato. I ragazzi convocati sono stati sempre disponibili e li ringrazio per questo, bilancio quindi positivo.
Tony Petruso – Abbiamo iniziato cercando la collaborazione delle società, nel senso che abbiamo cercato di contattare dirigenti e soprattutto tecnici per cercare di individuare i ragazzi meritevoli a livello tecnico e comportamentale. È importante che i ragazzi a quest’età cerchino di mantenere un certo livello di comportamento, sia come mentalità sia come cultura sportiva che spesso nei giovani odierni non c’è. Abbiamo iniziato lavorando su questo perché non era semplice, con l’inizio ritardato del campionato, fare le convocazioni senza che fossero state disputate delle partite ufficiali. Per quanto riguarda gli Allievi quest’anno ci sono tre gironi, abbiamo iniziato con i gironi A e B, mi sono fatto mandare i ragazzi dalle società dividendoli per girone, sono stati fatti quattro raduni e dopo un ulteriore raduno previsto per il 29 gennaio verrà fatta una selezione per trovare i dodici giocatori che parteciperanno al Torneo delle Regioni.
– Come procede l’avvicinamento al Torneo delle Regioni?
D. P. – Purtroppo il tempo a disposizione non è tantissimo, quindi l’attività riguarda principalmente i raduni, ormai settimanali, e gli interventi sui vari campi andando direttamente a vedere le partite per osservare il maggior numero di ragazzi. L’attività prevista è riservata ai raduni, che sono organizzati a cadenza settimanale dall’inizio del 2016 fino al Torneo delle Regioni, in programma dal 20 al 26 marzo.
M. D. – Da qui al termine dei campionati i tempi sono molto ristretti, quindi serviranno almeno altri cinque-sei raduni in modo da definire bene le giocatrici per il Torneo delle Regioni. Bisogna cercare di lavorare sempre come una squadra e non come una semplice selezione. Gli allenamenti saranno mirati per formare un gruppo che possa far bene al Torneo delle Regioni in Valle d’Aosta a fine marzo.
M. M. – Prevedo di fare tra febbraio e marzo altri sei raduni, all’interno dei quali troveranno spazio almeno due amichevoli che serviranno ad amalgamare il nuovo gruppo.
T. P. – I programmi riguardano una decina di raduni da qui al 20 marzo quando inizierà il Torneo delle Regioni, quindi in questo periodo non larghissimo abbiamo una decina di raduni dove si cercherà innanzitutto di selezionare e visionare i ragazzi. Negli ultimi tre-quattro raduni, di fatto conclusivi, verrà formata una squadra che, nonostante il poco tempo a disposizione, proverà a fare bella figura durante il torneo.
– Quali sono gli obiettivi principali da raggiungere nel lavoro con i ragazzi?
D. P. – Non è facile stabilire degli obiettivi solo ed esclusivamente per quanto riguarda il risultato, perché ogni anno si tratta di assemblare un gruppo di ragazzi nuovo e quindi è difficile immaginare quale possa essere il risultato sportivo sul campo. La cosa importante è che ci sia una voglia e uno stimolo maggiore nei confronti del calcio a 5 e della rappresentativa come c’era stato l’anno scorso, l’obiettivo è quello di formare un gruppo che riesca ad avere in poco tempo una sua identità e che porti un entusiasmo nei confronti della disciplina. Avendo la categoria più bassa delle rappresentative, i Giovanissimi, ho tanti ragazzi che si stanno avvicinando per la prima volta al calcio a 5, l’obiettivo è far apprezzare questa disciplina.
M. D. – Sicuramente cercare di fare il meglio possibile, ho visto l’anno scorso che la Sardegna ha riportato tre sconfitte con il calcio a 5 femminile, si spera quantomeno di migliorare qualcosina come risultati e di comportarci bene come la federazione ha chiesto, portando lo spirito nostro che è quello della lealtà e della disciplina, se in aggiunta arrivano anche i risultati tanto di guadagnato.
M. M. – L’obiettivo è sempre quello di ben figurare al Torneo delle Regioni, una vetrina importante per tanti giovani. Lavoreremo per ottenere il massimo curando l’organizzazione tattica ma senza trascurare la componente entusiasmo, elemento importante per ottenere i risultati. Passare il primo turno sarebbe già un bel risultato.
T. P. – Fondamentalmente abbiamo necessità di una crescita del movimento, che parte dalle basi ossia dalle categorie Giovanissimi e Allievi. L’obiettivo principale è la crescita dal punto di vista sportivo, soprattutto nei generi, e poi dal punto di vista tecnico per far crescere i ragazzi. Il risultato sportivo vero e proprio è dunque relativo, perché chiaramente dipenderà non soltanto da come si è preparati ma anche da altri rispetti.
– Come ritieni che sia posizionato il calcio a 5 in Sardegna relativamente alla categoria che stai seguendo?
D. P. – Ancora molto in ritardo purtroppo, però per fortuna è stata data una bella accelerata. Il campionato non esiste da tantissimo tempo e quest’anno nei Giovanissimi si sono iscritte tante scuole calcio ma non tantissime società pure, che quindi fanno solo esclusivamente calcio a 5. Per alcuni aspetti è negativo, perché denota che il settore giovanile nel calcio a 5 è ancora molto indietro, l’aspetto positivo invece è che le società di calcio a 11 si stanno avvicinando a questa disciplina, credendo sempre più negli aspetti positivi del calcio a 5.
M. D. – Per quanto mi riguarda, come avevo detto in un’altra intervista, sono contento che la federazione abbia scelto me, perché al contario degli altri tecnici federali sono di Sassari e non di Cagliari, sono contento di far parte di uno staff così importante per il calcio a 5, assieme agli altri spero nel mio piccolo di poter dare un contributo importante a far crescere il calcio a 5 femminile in Sardegna, ma soprattutto voglio cercare di tirare fuori il meglio dalle ragazze. Negli ultimi due anni il calcio a 5 sta prendendo sempre più piede, sta crescendo sempre più nel sud della Sardegna e in Ogliastra, un po’ meno nel nord, sia in Gallura sia qui nel sassarese, oltre ad allenare la rappresentativa alleno anche una squadra, la Torres calcio a 5, che sta facendo un buon campionato, speriamo di dare un po’ di risalto a questo sport nel territorio dopo la nota vicenda relativa alla società di calcio a 11, che quest’estate avrei dovuto allenare. Avevo fatto anche la presentazione a inizio agosto, poi un mese e mezzo dopo è successo quanto tutti sanno e la Torres è stata esclusa dal campionato di Serie A. I numeri per poter crescere ci sono, speriamo bene.
M. M. – La rappresentativa sarda si è sempre ben comportata al Torneo delle Regioni, questo significa che i giovani ci sono e che sono all’altezza di questa competizione. Le società sono sempre più attente alla crescita dei giovani che rappresentano il futuro del calcio a 5, dobbiamo continuare su questa strada. Anche l’anno scorso la rappresentativa si è ben distinta per qualità di gioco e oprganizzazione superando il primo turno.
T. P. – Sono molto stupito della crescita esponenziale del movimento, perché noi parliamo in questo momento di tre gironi da otto squadre quindi ventiquattro squadre per la categoria Allievi che non sono poche, per essere il primo anno che si ha la possibilità di fare tre gironi. La cosa importante è che la disciplina sia distribuita su tutto il territorio, i primi due gironi sono da Oristano in giù mentre il terzo parte da Olbia e dalla zona alta, anche lì si sta cercando di inserire nel territorio il calcio a 5 e si tratta di una novità.