Continuiamo le interviste alle nuove realtà in C1 con Ico Fancellu presidente della FANNI FUTSAL SASSARI, tra l’altro una delle realtà recenti del calcio a 5 isolano con l’entusiasmo e la voglia di fare di chi ha cominciato da poco e ha tanta storia da scrivere.
Ciao Ico, partiamo da un piccolo flash back: come ha reagito la squadra al giorno della promozione in C1 e quali sono stati i sentimenti prevalenti tra i giocatori?
La passata stagione possiamo dividerla in due: la prima di ambientamento alla nuova categoria con tanta sfortuna e vari infortuni, la seconda di vero carattere con una squadra capace di vincere le ultime 14 partite di fila, arrivando a soli due punti dalla prima in classifica e lasciando ben sei punti alla terza. Siamo andati a a vincere i playoff regionali contro squadre di esperienza e di categoria come Cus Cagliari e San Pio X.
Questo crocevia è senza dubbio dato dall’ innesto in rosa di un portiere che non ha bisogno di presentazioni come Eros Argilli, dai rientri dagli infortuni di Marco Ruiu e Andrea Mura e dal cambiamento di tipologia di allenamenti e di approccio alla partita del nostro storico mister Raffaele Vacca.
Quando avete intuito di poter andare fino in fondo e raggiungere la C1?
La consapevolezza di aver fatto la storia del nostro piccolo club c’è stata già dalla vittoria dei playoff regionali di maggio, ma solo dopo il comunicato di luglio abbiamo realizzato che la Fanni avrebbe giocato nel massimo campionato regionale dopo solo 3 anni dalla sua fondazione.
Passo indietro: come nasce la Fanni Futsal e perchè il vostro nome?
L’idea di fare nascere la società arriva da quattro amici, che dopo una stagione in amatoriale, ha voluto provare a cimentarsi in un vero campionato di futsal Figc, e dall’ unione dei cognomi di alcuni dei fondatori nasce il nome Fanni… particolare davvero originale!!!
Raccontaci invece le difficoltà che state trovando…
Il problema più grande per le società di futsal di Sassari che hanno voglia di crescere è sicuramente un campo da gioco. In serie D giocavamo in un campo all’aperto e in sintetico mentre per la C2 e per la C1 abbiamo dovuto trovare una palestra dove poterci allenare, la Palestra scolastica dell’IPIA, e un palazzetto dove giocare le gare in casa. Qui nasce il problema perché in una città grande come Sassari non abbiamo a disposizione un palazzetto dedicato al calcio a 5. Dobbiamo accontentarci degli spazi lasciati dalla pallamano al Palasantoru e nella palestra omologata del Ipia non si dà la possibilità di poter giocare le gare ufficiali.
Ora passiamo a questa nuova stagione: cosa si prospetta per il campionato, cosa state già mettendo in mostra in Coppa?
In C1 abbiamo confermato tutta la rosa vincente della scorsa stagione e abbiamo integrato i giocatori con degli acquisti mirati. Primo fra tutti Matheus Veiga, primo sud americano della Fanni , che nonostante la giovane età, classe 2002, ha già alle spalle due stagioni in A2 con Alto Vicentino e Itria. Gli altri innesti sono stati mister 40 goal Fabrizio Cappai, capocannoniere Italiano della passata stagione in C1, Ciccio Mallia portierone dalla grande esperienza nella categoria e Daniele Pilo fresco vincitore del passato campionato di C1.
Sfera di cristallo modalità on. Progetti e prospettive?
Per noi la C1 è un punto di arrivo, almeno per ora! Dobbiamo crescere tanto a livello societario e cercare di investire sempre di più nei giovani , avvicinando i ragazzi del sassarese a questo sport. Per il primo anno di C1 il nostro obiettivo è la salvezza considerando che il livello della competizione è molto alto e spalmato sulle varie compagini iscritte.
Come pensate di coinvolgere la vostra comunità e i tifosi per sostenere la squadra durante questa nuova avventura?
La nostra forza è sempre stato il gruppo, dentro il rettangolo di gioco ma soprattutto fuori, siamo stati capaci di creare un ambiente sereno e pulito intorno alla squadra, avvicinando tanti appassionati di sport al futsal e alla nostra società sia come dirigenti e come tifosi
Quali iniziative di marketing o promozionali state pianificando per aumentare l’interesse intorno alla squadra?
Come presidente devo ringraziare ognuno dei nostri dirigenti Nino Fancellu, Davide Sanna, Alberto e Giuseppe Satta, Giuseppe Chieffi. Grazie a loro e alla loro passione siamo riusciti a creare un blocco di sponsor di circa 22 aziende che ci supportano. Il marketing per noi è fondamentale, cerchiamo di gestire la nostra società come se fosse un’azienda guardando al futuro stando però sempre attenti al bilancio.
Parliamo anche di settore giovanile e programmazione. Come volte garantire un futuro sostenibile alla società?
Quest’anno abbiamo puntato anche sull’under19 , allenata da Mister Valerio Fiori giovane innamorato di questo sport. Valerio è stato capace di creare un gruppo di ragazzi che ha già vinto la Futsal Alghero Cup e che sta portando in prima squadra validi elementi.
Come descriveresti la cultura e i valori della tua società e come pensi che possano contribuire al successo in C1?
Senza alcun dubbio ci piace parlare di lavoro e sacrificio, lungimiranza e programmazione. Diciamo che possiamo dare un tocco di brio alla C1 regionale sempre con tanta umiltà e piedi per terra.
C’è una canzone che vi racconta e risuona nelle vostre gare e allenamenti?
La canzone della nostra rinascita della passata stagione è stata Maledetta primavera di Loretta Goggi, il nostro portafortuna e protagonista dei momenti scantonati dei post partita
Una dedica finale per chiudere in bellezza?
La dedica speciale va sicuramente a mia moglie Maura e ai miei due angeli Gioia e Giovanni che mi supportano nelle difficili scelte societarie e mi sopportano nella vita di ogni giorno. Grazie per l’intervista e per la possibilità di fare conoscere la nostra società in tutta la regione!
Nelle due foto la squadra del anno scorso vincitrice dei play off regionali della C2 è gli under vincitori della Futsal Alghero cup.
