Chiudiamo il giro degli interventi dei mister della Rappresentativa con Gianni Pitzalis, riconfermato alla guida della maschile più alta d’età, la juniores.
“L’impressione di ogni inizio – spiega il mister cagliaritano – è sempre diversa ed è sempre positiva. Lavorare per rappresentare la nostra terra ti dà una carica non indifferente ed è un privilegio che sono orgoglioso di avere. Anche se ho già ricoperto questo ruolo in più occasioni ogni volta è sempre diverso e sempre più stimolante”.
– Come è stato impostato il lavoro?
Abbiamo organizzato tutto di concerto con gli altri staff e sotto la guida tecnica di Nicola Barbieri, sempre presente ma mai invasivo, e così abbiamo stilato un programma. Dopo i primi raduni per la visione di giocatori da inserire nell’organico ora, insieme al preparatore dei portieri Alberto Serra, abbiamo individuato una rosa di 16/18 giocatori. Fra qualche raduno diverranno 14/15 per poi fare la scelta definitiva nell’imminenza del Torneo delle Regioni.
-Sei oramai esperto di Tornei delle Regioni, con grandi risultati e tante indicazioni. Cosa hai visto l’anno scorso in Umbria?
Lo scorso TDR ci ha insegnato che le partite vanno sudate e combattute. Ci ha insegnato che conta tantissimo il carattere, la grinta, la voglia, il cuore, ma anche la tecnica messa a disposizione della squadra. Conta un po’ meno, ma è fisiologico, l’aspetto tattico, ma stiamo lavorando anche su quello. E’ importante affrontare la manifestazione con una squadra composta da giocatori abituati ad allenarsi e a confrontarsi con i grandi, cioè in prima squadra. Ecco, quest’anno stiamo puntando su giocatori che sono stabilmente nella rosa delle prime squadre.
– Quali obiettivi vi siete posti nel lavoro tecnico?
Il lavoro tecnico-tattico è volto ad avere una squadra equilibrata, poche regole ma che devono essere rispettate. E’ importantissimo anche l’aspetto fisico, che tra l’altro sta condizionando molto le scelte che stiamo facendo. Il comportamento dei ragazzi è fondamentale. Negli incontri collegiali, sia il Presidente Gianni Cadoni e sia il nostro delegato Alberto Carta hanno messo l’accento su questo aspetto e, ad ogni raduno, il dirigente federale Alfio Zuddas lo fa notare ai ragazzi. Siamo già al quarto raduno e proseguiremo con un lavoro sempre più concentrato fino alla settimana precedente al Torneo.
-Quali obiettivi, invece, al TDR?
L’obiettivo è quello di fare meglio dello scorso anno, anche se il girone in cui ci hanno inserito è letteralmente di ferro, il più difficile in assoluto. A noi interessa che i ragazzi diano tutto in campo e poi vedremo quello che riusciremo a fare.
-Cosa ti stati portando via, a livello di sensazioni e impressioni, dai raduni?
I ragazzi sono tutti entusiasti di fare questa esperienza, anche solo per qualche allenamento. Da parte mia l’impressione è ottima, il livello che sto trovando è molto buono e anche tatticamente i ragazzi sono bene impostati, grazie anche al lavoro dei tecnici delle varie società. Mi ha stupito e mi stupisce il coinvolgimento dei genitori che vengono al campo. Sto cercando di conoscerli, di ringraziarli e di motivarli a crescere i propri figli secondo i valori di rispetto e onestà. Mi stupisce anche l’estrema disponibilità delle società che mettono a disposizione le strutture e anche l’attrezzatura occorrente, davvero una bella sorpresa!
