Anche a bocce ferme continuiamo a conoscere i protagonisti del futsal isolano. Andiamo ad Alghero dove il futsal ricomincia, dopo i fasti del passato, nel 2016 sotto l’ala dell’Audax Algherese, società di calcio a 11 del territorio.
Il presidente Gianluca Monaco ha accettato l’idea e la proposta di Antonio Baldino e ha deciso di far partire il “ramo” calcio a 5 nel settembre 2016.
Proprio con Antonio ci facciamo una bella chiacchierata sulla formazione che milita nella C2 girone A e che gioca al Palacorbia: “La mia idea – spiega – è nata guardando le potenzialità del settore giovanile dell’Audax che potrebbe diventare un serbatoio importantissimo”.
L’obiettivo di questa “strana” stagione era i play off promozione, visto che l’anno scorso l’Audax si è fermato ai quarti. Allo stop dei campionati i giallorossi erano in quinta posizione grazie anche ai 24 gol del bomber Ciro D’Antonio.
Il calcio a 5 si è organizzato con un proprio staff, un mix di cariche tecniche e dirigenziali. Si parte con il dirigente e vice allenatore Gianluca Senes, il dirigente e preparatore portieri – e buon cuoco – Mauro Ibba. A seguire il dirigente e preparatore atletico Mirko. L’allenatore dirigente e magazziniere è Antonio Baldino, coadiuvato dal direttore sportivo e segretario Manuel Santucci. Due giocatori sono anche fotografo e responsabile informatico: sono il portiere Matteo Dettori e Emanuele Roma.
L’obiettivo è dare uno sbocco a tanti giocatori che escono nel settore giovanile e magari non hanno possibilità di continuare con il calcio, ma vogliono comunque restare nell’ambito societario dell’Audax. Che si fa forte anche dell’aiuto di tanti sponsor con cui il rapporto è proficuo e continuo. Lo stesso buon rapporto si registra con l’Amministrazione locale.
Non è da meno il pubblico: “La gente ci segue, abbiamo una presenza costante durante l’anno di almeno sessanta presenze a partita, con picchi di cento per le partite importanti o addirittura oltre trecento presenze come nei derby dello scorso anno”.
Il futsal, ci racconta Baldino, ha conquistato il cuore: “Ci piace questa stupenda disciplina ci piace tutto nel bene o nel male anche se ci piacerebbe migliorare alcuni aspetti. Purtroppo per chi lavora le trasferte del venerdì sera, magari alle 21, sono complicate, per distanza e orario. E poi la distanza, che come sempre penalizza le realtà come l’Audax, anche se le trasferte, i viaggi, ci lasciano bellissimi ricordi, foto e video che custodiamo gelosamente, nonostante il risultato”.
Poi ci sono i sogni e gli obiettivi, come coinvolgere più giovani possibile, perchè da Oristano fino a Cagliari, ammettono, l’attività ha una marcia in più: “Ma noi siamo pronti al sacrificio e… al terzo tempo, un rito che non possiamo mai saltare dopo la gara”. E sono sempre di più le società che decidono di farlo, segno di un amore per lo sport che va oltre le divisioni in campo.