Vicende alterne anche oggi per le nostre rappresentative: la maschile si riscatta e supera la Calabria, una buona femminile perde di misura contro l’Abruzzo
Ventiquattr’ore e scende in campo un’altra squadra capace di costruire minuto dopo minuto una partita tutta cuore e intensità. La maschile si aggiudica così i primi tre punti di questo Torneo delle Regioni a spese della Calabria.
Il palazzetto di San Giorgio di Nogaro è una bolgia e i ragazzi sardi, trascinati – oltre che dai corregionali delle altre rappresentative venuti a tifare – dalle giocate di Tidu e Billai, partono forte. Segna la giovane promessa dell’Asso Arredamenti, ma la Sardegna subisce quasi subito il pareggio. L’equilibrio dura poco: trenta secondi dopo, bella percussione centrale e uno contro a uno vincente con il numero uno calabrese di Billai (2-1). Il 3-1 è opera di Paderi di testa, poi tocca a Vaccargiu su libero chiudere la prima frazione sul 4-1. Secondo tempo e la Sardegna allunga al 5-1 con Vaccargiu che usa la potenza, un siluro imparabile su punizione da limite. La Calabria segna il 5-2 ma pochi minuti dopo Atzeni recupera una palla dalla sua metà campo e si prodiga in un emozionante coast-to-coast concluso da un diagonale vincente (6-2). Il 7-2 è ancora di Billai con schema da fallo laterale ispirato da Tidu. La Calabria ha ancora la forza per segnare un gol, il 7-3 finale.
“Siamo ancora in gioco, anche se in bilico, possiamo tornare a casa o rimanere in Friuli – commenta il tecnico Marfella – l’importante era rimediare subito e trovare lo spirito giusto. Credo che all’esordio abbiamo pagato lo scotto di una squadra nuova, in cui ben 9 su 12 sono alla prima esperienza e hanno subito il clima di un Torneo come questo. Domani contro la Lombardia è una finale, anche se potrebbe non bastare la vittoria”. Infatti tutte le squadre del girone si trovano a tre punti e la Lombardia, campione in carica, oggi ha battuto col Molise. Si gioca alle 16.
Nulla da fare per le ragazze e pronostico rispettato a favore dell’Abruzzo. Un inizio di gara difficile, con la squadra isolana aggredita e messa in difficoltà. Uno-due terrificante nei primi minuti, risultato con cui si chiude il primo tempo.
Ripresa con la Sardegna che prova lentamente ad alzare la testa, con qualche modifica tattica del mister Mario Mura, che sposta la Congiu al centro e la Scalas in banda. La squadra ne beneficia ma viene gelata dal 3-0 su perfetto schema d’angolo. Accorcia poi le distanze Alessia Orrù, ma arriva il 4-1 su una disattenzione difensiva. Tocca a Marta Onnis tenere viva la speranza, con un bel recupero di palla e con un tiro di punta da dieci metri (4-2). C’è tempo per rammaricarsi sbagliando un rigore con la Congiu e prendendo un palo con la Scalas: la fortuna non è dalla nostra parte.
“Nel complesso sono state superiori – afferma Mura, parlando dell’Abruzzo – ma sono soddisfatto del nostro approccio alla gara. Peccato perdere così”.
Domani alle 9,30 si gioca con il Trento, una squadra a zero punti che però ha fatto soffrire la Campania e ha comunque ben figurato per una parte della gara contro l’Abruzzo: in poche parole tutt’altro che un impegno agevole.