Davide Marfella e Mario Mura parlano della spedizione sarda in terra lombarda.
Una eliminazione al primo turno per la femminile, la collocazione tra le 8 squadre migliori d’Italia per la maschile: tutto quasi come da pronostici l’esito della spedizione sarda in terra lombarda per il Torneo delle Regioni di aprile.
Copertina per la maschile che è riuscita, unica tra le rappresentative isolane, a passare il primo turno. La squadra di Marfella ha toccato il gradino più alto, fermandosi solo al cospetto del forte Lazio.
Eppure il mister non è del tutto soddisfatto: “Sicuramente il risultato è importante, da tenere stretto, passare il turno è il primo obiettivo di ogni anno, ma stiamo navigando a vista, ogni stagione. Purtroppo dobbiamo costruire continuamente dei nuovi gruppi, lavorare su pochi numeri a disposizione e quando ci confrontiamo con le altre realtà soffriamo terribilmente, anche se proviamo a tener testa a tutti”.
Ora però il lavoro delle squadre regionali di calcio a 5 comincia a coordinarsi e crescere, tra giovanissimi, allievi e juniores pare esserci un filo importante, come dimostra la convocazione di Pippo Fois, classe 97, in juniores, tra l’altro uno dei migliori e il capocannoniere della squadra con 4 reti e una rinnovata progettualità.
I ragazzi di Marfella hanno raccimolato nel girone eliminatorio 5 punti: una vittoria con Trento all’esordio e due pari con Umbria e Lombardia, squadra che due anni fa vinse il TdR in terra Sarda. Poi, la qualificazione come migliore seconda, e ai quarti è arrivato il Lazio, troppo forte per capitan Tidu e compagni. E la sconfitta, pesante, ha dimostrato quanta strada c’è da fare: “Il livello delle formazioni si è in generale alzato, ma credo che Lazio, Sicilia e Veneto siano un gradino sopra le altre” commenta Marfella. Soluzioni, idee, proposte? “Aumentare il bacino, cominciare a incentivare le società di calcio a 11 a fare anche il futsal, in modo che si possa far crescere un numero maggiore di ragazzi”.
Non era un caso l’affermazione che quasi ogni anno si debba ricominciare un lavoro: la nuova rappresentativa erediterà eventualmente solo due elementi, Fois e Cadoni. Per gli altri, il passaggio d’età e di categoria.
Torna con un sorriso anche mister Mario Mura che nonostante le 3 sconfitte ha parole positive per quel che si è visto in campo. Si sapeva che per la femminile è arduo il compito di conquistar punti e che il nostro giovane movimento, che ha avuto un incremento importante di numeri, ha bisogno ancora di molto tempo per crescere sotto ogni profilo. Tanto. In prospettiva la squadra sarda ha ampi margini di miglioramento, anche se come ogni anno, da tante stagioni, paga il confronto con le altre.
“Siamo riusciti a operare il massimo della territorialità nelle scelte e a presentarci con una squadra giovane – afferma Mura – una ottima base per il prossimo anno visto che gran parte delle ragazze potranno essere prese in considerazione per il Torneo delle Regioni 2016. Amarezze? Forse tutte nella partita col Trento, quella paradossalmente dove stavamo per raccogliere più punti, che mi ha deluso, per come l’abbiamo interpretata, per come l’abbiamo gestita, rispetto alle sconfitte, ben più pesanti, con Emilia e Lazio”.
Citazione importante, infine, per chi ha fatto parte della spedizione sarda per quanto riguarda il calcio a 5: dal capodelegazione Sandro Camba ai collaboratori della maschile Alfio Zuddas, Leandro Perra e Beppe Cossu. Per la femminile hanno affiancato mister Mura Diego Floris e Daniela Frigeri.
